PIAZZA ITALIA. È la piazza che
non c’è a Casalserugo. In occasione dei 150 anni d’unità d’Italia (2011) il
nostro gruppo si era adoperato in tutti i fronti affinché si intitolasse la
piazza centrale del Paese “Piazza Italia”. Pur in presenza di un indirizzo
preciso della commissione consigliare della Cultura, la giunta ha intitolato la
piazza ad un concittadino comunque emerito. Nulla da eccepire sulla personalità
e statura morale del titolare della piazza ma è un’occasione persa di lasciare
un segno alle future generazioni di un’amministrazione pubblica legata ai
valori della Patria, dell’Unità d’Italia, della Indivisibilità dello Stato. Nasce PIAZZA ITALIA, 15O. Uno spazio aperto sul WEB per un dibattito politico, fuori dalla logica di
schieramento e aperto al contributo dei cittadini interessati alle cose del
bene comune. Dal ”palazzo della politica” alla “piazza della politica”, la
piazza delle persone comuni, delle famiglie, dei lavoratori, dei giovani che
reclamano un futuro meno incerto.
EL CANTON DELE
CIACOLE. Chi
zelo el più gran sponsor del Comune? Tuti diria: el citadin, quelo che paga le
tasse e chel versa, insieme a tanti altri, milioni e milioni de schei (sparagnà
e suai duro)! No, caro citadin, pare proprio de no! El più gran sponsor pare
chel sia … na palestra! Alamnco … cussì ghemo capio, quando semo ‘ndà
all’anagrafe del Comune par dele informassion e vegnù fora con un bilieto nero
con scrito: METTIAMOCI LA FACCIA e più soto INFORMAZIONI PUBBLICITARIE. Dopo,
par chi vole, el gà impirare el bilieto su un TOTEM e da strucare un boton
piturà de verde, zalo o rosso (a seconda se te si contento o no del servissio e
penso che nol se riferissa alla palestra che la te fa un bel regalo). Ne
piazaria lezare, da qualche parte, anca un bel grassie ai citadini che paga le
tasse!
UN ANNO DOPO
L’ALLUVIONE. Tante
ferite ancora aperte, un anno dopo l’alluvione! Tanto lavoro delle famiglie che
hanno saputo rimboccarsi le maniche, da subito, per riparare i danni causati
dalla rottura dell’argine del Bacchiglione il 2/11/2010, riscoprendo i valori
dell’aiuto reciproco, della solidarietà, della generosità e della fatica.
Ancora troppo lenta la risposta delle istituzioni pubbliche per la messa in
sicurezza idraulica del nostro territorio: mancano opere nuove per il
potenziamento del sistema dei canali di scarico delle acque piovane in laguna
veneta. Il consiglio comunale (all’unanimità) e la giunta sono impegnati per
sollecitare e monitorare gli enti preposti.
PARENTOPOLI A
CASALSERUGO. In
un riquadro rosa nel notiziario comunale di settembre 2011 il sindaco riferisce di
alcune “decisioni” prese dall'amministrazione (pensiamo si tratti della Giunta
Comunale) in merito alla nomina di scrutatori al seggi elettorali, meglio ... al
divieto che siano parenti o affini degli amministratori in carica. Interessante la “pubblicazione” dei nomi dei presidenti di seggio, nominati dalla
Corte di Appello di Venezia. I presidenti, secondo la legge elettorale, hanno
la piena libertà di scelta del proprio assistente grazie alla nomina diretta e
superiore della Corte d’Appello, non sottomessi all'autorità del sindaco. Ricordiamo al sindaco che la sua carica gli
è stata notificata da un presidente di seggio! Li rispetti e apprezzi la loro
competenza, correttezza, serietà ed imparzialità! E non si permetta più di
contestare la loro piena autonomia e indipendenza.
SCUOLA MATERNA
1997-2011.
Missione impossibile?
Giova ricordare i primi passi del progetto della nuova
scuola materna parrocchiale Casalserugo.
Il 15 ottobre 1997: il parroco pro-tempore chiede al Sindaco Giuseppina Carpanese una variazione al Piano Regolatore Generale per poter edificare nell’area di proprietà della Parrocchia di Casalserugo i nuovi “servizi religiosi di interesse comune”.
Successivamente, il 3 novembre 1997, il Consiglio comunale con 16 voti favorevoli e 1 astenuto approva la proposta di deliberazione n. 46 del 31/11/1997:
“Adozione variante parziale al P.R.G. vigente: abrogazione art. 17 e modifica all’art. 22.3 delle N.T.A. del P.R.G. vigente. Modifica zonizzazione P.R.G. vigente da “ZONA COMMERCIALE” a “AREA PER SERVIZI RELIGIOSI DI INTERESSE COMUNE”. Delibera:
1. di far propria, accogliendola, la richiesta avanzata dalla Parrocchia della Purificazione della B.V. Maria di Casalserugo in premessa citata secondo gli elaborati di seguito allegati, e aggiornati secondo quanto contenuto nell’istruttoria dell’Ufficio Tecnico Comunale e le prescrizioni della Commissione Edilizia, così suddivisi:
- Relazione Urbanistica completa di allegati;
- Tav. “Zonizzazione P.R.G.” aggiornata con le modifiche approvate.
Il 15 ottobre 1997: il parroco pro-tempore chiede al Sindaco Giuseppina Carpanese una variazione al Piano Regolatore Generale per poter edificare nell’area di proprietà della Parrocchia di Casalserugo i nuovi “servizi religiosi di interesse comune”.
Successivamente, il 3 novembre 1997, il Consiglio comunale con 16 voti favorevoli e 1 astenuto approva la proposta di deliberazione n. 46 del 31/11/1997:
“Adozione variante parziale al P.R.G. vigente: abrogazione art. 17 e modifica all’art. 22.3 delle N.T.A. del P.R.G. vigente. Modifica zonizzazione P.R.G. vigente da “ZONA COMMERCIALE” a “AREA PER SERVIZI RELIGIOSI DI INTERESSE COMUNE”. Delibera:
1. di far propria, accogliendola, la richiesta avanzata dalla Parrocchia della Purificazione della B.V. Maria di Casalserugo in premessa citata secondo gli elaborati di seguito allegati, e aggiornati secondo quanto contenuto nell’istruttoria dell’Ufficio Tecnico Comunale e le prescrizioni della Commissione Edilizia, così suddivisi:
- Relazione Urbanistica completa di allegati;
- Tav. “Zonizzazione P.R.G.” aggiornata con le modifiche approvate.
2.
di abrogare l’art. 17 “Zona Commerciale” delle N.T.A. del P.R.G. vigente;
3.
di adottare, conseguentemente, la variante parziale al P.R.G. vigente ai sensi
della L.R. Veneto n. 61/85.
Dopo
quattordici anni di attesa (vana) i cittadini sono forse rassegnati?
Attendiamo notizie ufficiali su un'opera urgente ed essenziale!
Partecipare alla
vita Politica è Libertà!
Dopo
anni di delega piena e fiducia cieca alle istituzioni politiche (condizionati
dai mass media e dalla politica-spettacolo) la pesante crisi economico-politica
ci chiama ad una nuova fase: ricostruire la politica con la partecipazione.
Apriamo
un cantiere per una nuova fase politica: innanzitutto una nuova legge elettorale
per ridare al “popolo” la scelta dei propri rappresentanti, poi dobbiamo
ricostruire il senso civico, la responsabilità condivisa, la partecipazione
attiva nel sociale e nella politica. L’impegno socio-politico di ciascuno come
ricetta per superare la crisi.
Invitiamo tutti a partecipare alle sedute pubbliche
del Consiglio Comunale.
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